Terza parte 

 
                                            gravido di storia
                                            è il mito
                                            come madre gravida del
                                            figlio


                non accendere la lampada
                a tastoni procedere farò
                te
                che lungo il muro di questa storia
                colpendo
                centinaia e migliaia di porte aprirai


        non evocando
        non interpretando
        non alludendo
        solo nelle parole
        e nell'andare loro insieme
        qui
        capirai ciò che esse dicono
        perché così
        quelli del tuo tempo
        le han rese senza eco
        e se all'istante non cogli
        ciò che significano
        esse
        niente ti diranno

                                            ed ora
                                            ovunque possano essere
                                            il profondo e il
                                            superficiale entrambi
                                            sono nella tua mano
     







                       ... guardate le vostre mani: sono un po' rugose, le vene sono    alquanto rilevate, la pelle ha qualche piccola macchia... il    vostro respiro  è piuttosto corto e affaticato...         Non vedete molto bene da vicino; da lontano va un po'         meglio...    Passatevi una mano nei capelli. Non abbiate paura: state    "vivendo" il personaggio più dignitoso della vicenda.         Allora, i capelli: essi sono sottili, ma ancora folti.         Pensateli    bianchi e profumati...         Adesso siete più tranquilli e potete ispezionare il         vostro    vestito: indossate una giacca blu di panno morbido, avete una    cravatta di seta rabescata su una camicia sempre di seta...         Coraggio, fate un movimento! Aprite la giacca. Fatto?         Trovate    nel taschino una stilografica d'oro, un portafogio "Fendi".    State dando un'occhiata al suo interno, quando... una luce    improvvisa vi infastidisce lo sguardo: il sole è penetrato    nella stanza. Siamo a Milano, in uno dei palazzi di piazza Meda, al terzo piano di un Condominio dal tipico lusso lombardo: marmi grigi, porte squadrate di mogano lucido, luci soffuse. E in quella stanza...    "La primavera è arrivata anche a  Milano... Ma dove sono    gli occhiali... Dove la signora li avrà cacciati con la    sua mania dell'ordine!... Però anche Valeria ti rendeva    la vita impossibile, vecchio mio... Senti il traffico fuori...    Non ne posso più. Tagliare, tagliare, come dice Masi,    altrimenti uno muore... Cosa posso fare per Ludovico? Gli ho    dato tutto: famiglia, affetto, denaro... il risultato: un    istintivo, un ingenuo... Buttare i soldi per la "Scuola    d'Altura"... non capire che una barca oggi serve al prestigio,    all'equivoco mondano... Il mare? E' tutto pressoché    inquinato. Anche il lago, anche Bellagio: io l'ho capito in    tempo. Vendere tutto e aspettare la...  Mmm... Bussano...    Avanti!"                        tu                        che produci                        infaticabile                        miriadi d'accadimenti                        per conquistare                        porzioni di duraturo                        e costruire la tua immortalità                        o che                        nella non azione                        insegui                        l'estremo confine della vita                        per tuffarti nel nulla                        ......................    "Mmm. Buongiorno signora Guidi... Il sole è arrivato fin    qua... Gli occhiali, signora, sempre nascosti... Neh, che sono    un brontolone?"    "Ingegnere sbada-ato...  - la signora si    dilungò sinuosa sull'aggettivo -    Gli occhiali, nel fodero, come sempre..."    "Ma il fodero, dov'è?" (Dio, come sono stupido, queste    chiacchiere banali, sempre le stesse, ma mi ci devo adeguare per    vivere...)    "Ecco i giornali, come sempre... e poi la spremu-uta e la    pillola."    (Calca sempre sulla 'u'... Adesso abbasso la testa e interrompo    il gioco... Profuma, la signora, ma io sono refrattario, r e f r    a t t a r i o) "Vada, vada signora." (La pillola non la prendo.    Che uggia, che oppressione, vediamo i giornali...)
   La lettura dei giornali
   può essere attesa
   spasmodicamente
   da un uomo...
   
    "Ah, ecco... L'avevo detto a Masi che Rappani è un
    avventuriero, ecco qua: "EURIMPRIT IN BILICO SUL BARATRO DEI
    DEBITI." Però, che titoli... Altro che i drammi di
    Valeria: la realtà, la realtà è il vero
    dramma... Un momento... "I.F.A.: CONTINUA IL BALLO DEL MATTONE"
    Qui si parla di Bertani! Cosa gli sta succedendo? "TARDANO AD
    ARRIVARE LE PERIZIE SUGLI IMMOBILI..." Non è possibile:
    ha problemi anche con l'I.F.A.! Leggiamo meglio:

                         "Notizie dell'ultima ora"

         Il finanziere Luca Bertani     ad un prezzo di 40 miliardi
         si è reso momentaneamente      una serie di
         certificati im_ irreperibile alla convoca-     mobiliari
         della Società "Ho_ zione della Commissione di    
         tel Villaggio Palau-Capo d' indagine costituita da una    
         Orso". Sembra che gli immo_ rappresentanza di piccoli     
         bili non siano stati ancora azionisti della Società
                acquisiti e che il loro valo_ Immobiliare "Hotel
         Villag_     re sia nettamete inferiore al gio Palau-Capo
         d'Orso".        prezzo di vendita. Appare in_ Per dovere
         di cronaca, ri_     quietante il fatto che la Con_
         cordiamo che l'Istituto di     sob, a suo tempo, abbia
         dato Fiducia Ambrosiano, di cui     il via all'operazione
         senza il Bertani è Presidente        procedere con
         la dovuta se_ collocò alla fine del 1985    
         rietà...

    ...Una bomba, una bomba... il figlio di Luisa su tutti i
    giornali... e i miei soldi... villa Valenza, e Ludovico... Mi
    sento... m a l e... m o l t o   m a l e...  che dolore
    lancinante... al petto... allo stomaco... presto, la pillola...
    Valeria, Ludovico... lontani... lontani... la casa... il
    lago... ... mamma aiutami...
                        ... la Guidi, perché non viene?...
    ... adesso grido...
                             ... adesso mi salvo...
  
  
  Il portacenere di cristallo
  si impennò bruscamente
  sotto il peso del braccio.
  
  
                                            grida
                                            non per altro motivo
                                            solo perché chi
                                            un tempo lontano lo
                                            rese felice riconosca
                                            la sua voce
           cosa
           a Lei ti lega
           che non hai sciolto
           lungo il cammino
           da te intrapreso
           in mille e mille rivisitazioni
           di questo mondo sdrucito?

                              perché
                              torni a Lei                          
                                  figlio e amante?

                                            figlio grano
                                            nato e cresciuto
                                            per esser falciato e
                                            mietuto tu fecondi chi
                                            ti ha generato
         "oh
          madre multiforme
          terribile e divoratrice
          benefica e procreatrice
          seduttrice e distruttiva
          maga
          che togli il senno
          e fonte di sapienza
          bestiale e divina
          voluttuosa e vergine intangibile
          antichissima ma eternamente giovane
          ......................"

                                     "Ti ho dato
                                      traendoti dal mio grembo per
                                      ricambiare tu dovrai ancora
                                      tornarvi cosa puoi darmi
                                      altro se non la tua vita
                                      perché la rinnovi?
                                      stirb und werde
                                      ..............."

        Una vecchia su una barca
        con il manto e il cappello di paglia
        pesca solitaria
        in un fiume nevoso
        la lenza è immersa nelle acque pigre
        desideroso dell'esca
        egli è afferrato


                 







     Testi poetici = Bruno Flores
     Testo narrativo = Rosanna Angelelli
     Visualizzazione = Paola Musarra

     Immagini
     Le mani = Rosanna
     Il volto = Rosanna
     La madre = elaborazione di Bruno
     La barca = Paola
                                        continua
 

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