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Paraula Clau:

01
abr
Letteratura e filosofia: i trattati d’amore fra Marsilio Ficino e Giordano Bruno

Dates:

01-04-2019 a 02-04-2019

Horari:

09-19,15 h

Lloc:

Facultat de Filologia, MATI: Aula Capella TARDE: Sala de Professorat

Dal Libro dell’Amore di Marsilio Ficino, volgarizzamento di poco posteriore alla stesura latina del Commentarium in Convivium Platonis de Amore (1469), a De gli eroici furori (1585), di Giordano Bruno, dove l’impresa gnoseologica si compie attraverso la purificazione dell’amore volgare, la centuria abbondante che separa le due opere vede spuntare la pubblicazione di varie decine di scritti teorici di argomento amoroso, in prosa e in forma prosimetrica. Il valore speculativo della selva di trattati di amore che vide la luce tra fine Quattrocento e Cinquecento, varia molto da un’opera all’altra, ed è innegabile che la trattatistica amorosa rinascimentale, tranne pochi e fortunati casi, non suole presentare un approfondimento teorico che spicchi per originalità, ma tende a riciclare i medesimi concetti platonici, senza offrire speculazioni intellettuali di particolare rilievo. Tuttavia, a prescindere dal grado di profondità e originalità che le singole opere raggiungono sul piano teorico, importa sottolineare che, a partire dal cenacolo laurenziano e per tutto il Cinquecento, l’amore diventa un tema di illustre rilevanza, finendo per conquistare un ruolo centrale nella speculazione filosofica. Né sfugge che l’attuazione di tale evento corre parallela alla crescita di una produzione lirica che, affermandosi sotto l’egida del Canzoniere petrarchesco, investirà, prima o poi, tutte le letterature europee, dando luogo a una delle prime e più sorprendenti manifestazioni di quel fenomeno transnazionale in ambito letterario che fu il petrarchismo. Lirica e trattatistica d’amore: due generi che, nel secolo lungo da Ficino a Bruno, intrattengono rapporti di assoluta solidarietà, collaborando in stretta sinergia, sia per la funzione avuta dai poeti nel chiarire la natura d’amore, sia per l’influsso esercitato dai trattati d’amore sulla produzione lirica coeva.

                Le direzioni d’indagine risultano, pertanto, molteplici. Una prima direzione d’indagine, limitata alla sola trattatistica, si realizza nell’esame delle diverse posizioni filosofiche che compongono la teoria d’amore, a partire dall’approfondimento, con maggiore o minore vigore speculativo, del pensiero ficiniano nei numerosi trattati che lo seguirono. Sul versante dell’analisi dei rapporti tra lirica e trattatistica d’amore, di notevole interesse è la direzione d’indagine volta ad esplorare la funzione euristica che svolge la poesia all’interno dei trattati, sia per via diretta con la sua presenza nelle forme prosimetriche, sia indirettamente con la ricca tradizione lirica che offre lo spunto di riflessione per i più vari aspetti della teoria d’amore. Non meno interessante è la direzione d’indagine inversa, indirizzata alla scoperta e all’esegesi di quei testi letterari -lirici, ma anche narrativi e teatrali-, per i quali è dato stabilire il punto di partenza o, almeno, di ancoraggio, nella trattatistica d’amore.



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